Secondo l’ultima indagine Ipsos del 2013 le persone allergiche ai pollini sono oltre otto milioni solo in Italia, soprattutto i ragazzi in età pediatrica: ne soffre uno su tre, il doppio rispetto a dieci anni fa.
L’inquinamento ambientale e la scorretta alimentazione, sommate alla predisposizione genetica, sono tra i principali fattori dell’aumento.
Il primo consiglio è ovviamente rivolgersi ad un allergologo ma i metodi alternativi esistono. Bere molta acqua, se pura, lo sappiamo tutti, fa bene alla salute, ma non tutti sanno che in primavera può addirittura ridurre i disturbi causati dalle allergie ai pollini.
L’acqua pura e minerale è infatti un antistaminico naturale: “diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’aumento dell’assunzione giornaliera di acqua diminuisce la produzione di istamina, la sostanza liberata dalle cellule immunitarie per combattere gli allergeni ma che in dosi eccessive provoca infiammazioni” spiega il dottor Alberto Zanasi, docente della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio e della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bologna.
“Mantenere il corpo idratato contribuisce al benessere delle mucose dell’apparato respiratorio e oculare nei soggetti sensibili ai pollini, alleviando così i fastidi provocati dalle allergie”. Già dopo una sola settimana si avvertono i primi effetti benefici, assicura il professore. Non è una cura, specifica Zanasi, ma un piccolo accorgimento della vita quotidiana che può però prevenire e lenire i sintomi delle allergie stagionali.
Che tipo di acqua scegliere? “c’è bisogno di smaltire le scorie e le sostanze fastidiose accumulate nell’organismo e che causano le reazioni allergiche: un’abbondante idratazione, con acqua pura e leggera facilita la diuresi, garantendo una rapida eliminazione delle impurità, conclude Zanasi.